Scuola di equitazione e attività con i bambini

Dai 6 agli 11 anni i bambini vengono accompagnati alla scoperta del mondo del cavallo e degli altri animali del ranch dei quali imparano a prendersi cura. Attraverso i piccoli lavori di scuderia imparano che la relazione con l'animale è frutto di costanza, impegno e dedizione. Tutti aspetti che i bambini possono sviluppare già in tenera età e non vengono legati al raggiungimento di un obbiettivo o alla vittoria in una competizione, ma alla costruzione di un rapporto con l'altro. L'animale mette di fronte all'esperienza del limite dato dal confronto con un altro essere vivente che ha delle proprie paure, necessità e abitudini che vanno rispettate se si desidera interagirvi. Il cavallo permette anche al bambino di aumentare la conoscenza di sé perchè osservandolo e prendendosene cura, impara a fare lo stesso anche con il proprio corpo aumentando la propria coordinazione e autonomia. 

Dai 12 anni i ragazzi si occupano esclusivamente del cavallo. Lavorano in sella e da terra occupandosi anche della gestione delle necessità dell'animale, dalla sua pulizia a quella del box in cui vive. Attraverso il cavallo si può imparare a sviluppare una comunicazione vera, infatti si tratta di un animale molto sensibile alla comunicazione non verbale ( voce, postura, espressione facciale ecc.) ed allo stato d'animo, ai quali reagisce di conseguenza. Bisogna dimostrare al cavallo autorevolezza e fermezza ma anche rispettare i suoi tempi e sapersi muovere con delicatezza e attenzione. Si può imparare quindi a conoscersi meglio e a far emergere la propria sicurezza, permettendo di liberare la grinta tipica adolescenziale che molti ragazzi nascondono o esprimono in modo negativo, trasferendola su una passione sana

Per gli adulti le attività si concentrano la mattina e consistono in un ora e mezza in cui si prepara il cavallo per poi passare alla lezione vera e propria in sella. Andare a cavallo permette di liberare la mente dalle difficoltà della quotidianità e impegna il fisico anche senza sforzarlo infatti non c'è nessuna parte del corpo che non venga coinvolta e sollecitata anche semplicemente dal seguire il ritmo oscillatorio del passo.